Box Cheto Crust

40,00 63,00  IVA inclusa

La box contiene 5 o 9 porzioni di impasto Cheto, con la nostra ricetta unica che presenta 0% carboidrati e 0% zuccheri, ricco di fibre e proteine. Il nostro impasto fresco è confezionato singolarmente in porzioni da 200g, sigillato sottovuoto per garantire freschezza e qualità. Progettato per una conservazione ottimale, questo impasto può essere conservato in frigorifero o congelato per estenderne la durata. L’impasto è pronto per essere lavorato a temperatura ambiente. Sperimenta la versatilità di cottura, che ti permette di cuocerlo nel forno tradizionale o elettrico, nella friggitrice ad aria, sulla padella, sul tostapane o nel waffle maker.

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Descrizione

Cheto Crust – l’impasto è studiato per la dieta chetogenica, ma di cosa si tratta?

La dieta chetogenica, da non confondere con la trovata commerciale della “dieta Keto”, è un protocollo medico alimentare a basso contenuto di carboidrati e ricco di grassi che mira a indurre uno stato metabolico chiamato “chetosi”.

“Chetosi” quella sconosciuta

La chetosi è uno stato metabolico in cui il corpo utilizza principalmente i grassi come fonte di energia, invece degli zuccheri (glucosio) derivati dai carboidrati. Questo comporta una serie di processi metabolici che coinvolgono il fegato, i grassi corporei e i chetoni. Ecco come funziona chimicamente il corpo in chetosi:

  1. Limitazione dei carboidrati: Per innescare la chetosi, è necessario ridurre drasticamente l’apporto di carboidrati nella dieta. Questo perché il glucosio è la fonte di energia preferita del corpo quando è abbondante.
  2. Scomposizione dei grassi: Con la carenza di glucosio, il corpo inizia a scomporre i grassi, sia quelli provenienti dalla dieta sia quelli immagazzinati nel tessuto adiposo. Questi grassi vengono trasformati in acidi grassi e glicerolo.
  3. Beta-ossidazione: Gli acidi grassi vengono scomposti ulteriormente attraverso un processo chiamato beta-ossidazione. Durante questo processo, gli acidi grassi vengono convertiti in molecole di acetil-CoA, che sono utilizzate nella produzione di energia.
  4. Chetogenesi: L’acetil-CoA in eccesso prodotto dalla beta-ossidazione viene utilizzato nella produzione di chetoni, in particolare acetoacetato e beta-idrossibutirrato. Questi chetoni vengono liberati nel flusso sanguigno e possono essere utilizzati come fonte di energia da tessuti come il cervello, i muscoli e il cuore.
  5. Utilizzo dei chetoni: Quando il corpo è in uno stato di chetosi, il cervello inizia a utilizzare i chetoni come alternativa al glucosio. Questo è particolarmente importante poiché il cervello richiede una fonte costante di energia.
  6. Controllo dell’insulina: Poiché la dieta chetogenica comporta un basso apporto di carboidrati, vi è una riduzione dei picchi di zucchero nel sangue e quindi una diminuzione dell’insulina circolante. Questo può essere benefico per le persone con resistenza all’insulina o diabete di tipo 2.

In breve, la chetosi è un processo in cui il corpo si adatta a utilizzare i grassi come fonte principale di energia al posto del glucosio. La produzione e l’uso dei chetoni sono parte integrante di questo processo e consentono al corpo di continuare a funzionare in assenza di una quantità significativa di carboidrati.

 

Le caratteristiche principali della dieta chetogenica

  1. Basso apporto di carboidrati: La dieta chetogenica prevede un drastico taglio dell’apporto di carboidrati. In genere, i carboidrati rappresentano solo il 5-10% delle calorie totali consumate in un giorno. Questo limita l’apporto di zuccheri e amidi.
  2. Alto apporto di grassi: La dieta cheto è ricca di grassi, che costituiscono solitamente il 70-75% delle calorie totali. Questi grassi possono provenire da fonti come olio d’oliva, burro, avocado, noci, semi e oli vegetali.
  3. Moderato apporto di proteine: Le proteine costituiscono il 15-20% delle calorie totali nella dieta chetogenica. È importante evitare l’eccesso di proteine, poiché una quantità significativa potrebbe essere convertita in glucosio attraverso un processo chiamato gluconeogenesi, ostacolando la chetosi.
  4. Alimenti consentiti: Gli alimenti consentiti includono carne magra, pesce, uova, latticini grassi, verdure a basso contenuto di carboidrati (come cavoli, broccoli, spinaci), noci, semi e oli sani. È importante evitare carboidrati raffinati, zuccheri aggiunti e alimenti ad alto contenuto di carboidrati come pane, pasta, riso e dolci.
  5. Monitoraggio dei macronutrienti: Molte persone che seguono la dieta cheto tengono traccia rigorosamente dell’apporto di carboidrati, proteine e grassi per assicurarsi di rimanere all’interno dei limiti previsti.
  6. Idratazione: Poiché la dieta cheto può avere effetti diuretici, è importante mantenere un’adeguata idratazione e assicurarsi di consumare sufficienti elettroliti come sodio, potassio e magnesio.
  7. Controllo delle calorie: Anche se è consentito consumare una quantità significativa di grassi, il controllo delle calorie è comunque importante per il raggiungimento degli obiettivi di perdita di peso.
  8. Contenuto di fibra: Anche se bassa nei carboidrati, una dieta chetogenica dovrebbe includere fonti di fibre come verdure a foglia verde, poiché la fibra è importante per la salute digestiva.

 

Il cibo a sostegno delle terapie

La dieta chetogenica può essere utile in diverse situazioni e per alcune patologie specifiche. Di seguito sono elencate alcune delle situazioni e delle patologie in cui una dieta chetogenica potrebbe essere considerata utile:

  1. Epilessia resistente ai farmaci: La dieta chetogenica è stata originariamente sviluppata come trattamento per l’epilessia refrattaria, cioè l’epilessia che non risponde ai farmaci antiepilettici tradizionali. Questa dieta può ridurre il numero e l’intensità delle crisi epilettiche.
  2. Obesità: La dieta chetogenica può essere efficace nella perdita di peso, poiché aiuta a controllare l’appetito e promuove la perdita di grasso corporeo. Tuttavia, dovrebbe essere seguita attentamente per evitare carenze di nutrienti.
  3. Diabete di tipo 2: La dieta chetogenica può aiutare a migliorare il controllo glicemico, ridurre l’insulina e favorire la perdita di peso in persone con diabete di tipo 2. La supervisione medica è essenziale per regolare la terapia farmacologica in modo appropriato.
  4. Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): Alcune donne con PCOS hanno tratto beneficio dalla dieta chetogenica per la gestione del peso e la riduzione dei sintomi.
  5. Sindrome di Dravet: Questa è un’altra forma di epilessia resistente ai farmaci, e la dieta chetogenica può essere una terapia efficace in alcuni casi.
  6. Altre condizioni neurologiche: La dieta chetogenica è oggetto di ricerca per il trattamento di altre condizioni neurologiche, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e il disturbo dello spettro autistico.
  7. Alcuni tipi di cancro: Alcune ricerche suggeriscono che una dieta chetogenica potrebbe essere utile come terapia aggiuntiva in combinazione con il trattamento tradizionale per alcuni tipi di cancro.
  8. Resistenza all’insulina: La dieta chetogenica può aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina e il controllo glicemico, il che può essere utile per le persone con resistenza all’insulina o sindrome metabolica.

La riduzione degli zuccheri o la scelta di cibi che ne contengono meno può far bene praticamente a chiunque.

Gli zuccheri e i carboidrati sono una parte essenziale della nostra alimentazione e forniscono energia per il nostro corpo. Tuttavia, è fondamentale comprendere che non tutti i carboidrati sono uguali, e che l’eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati può avere effetti negativi significativi sulla nostra salute.

Uno dei problemi principali è il loro impatto sui livelli di zucchero nel sangue. Gli zuccheri e i carboidrati ad alto indice glicemico possono causare picchi di zucchero nel sangue seguiti da bruschi cali, portando a una sensazione di fame, desiderio di cibi ad alto contenuto di zuccheri e un ciclo di consumo eccessivo di calorie.

Un altro aspetto importante da considerare è l’infiammazione. L’eccesso di zuccheri e carboidrati può innescare una risposta infiammatoria nel corpo, che è legata a una serie di malattie croniche, comprese quelle del sistema cardiovascolare e del sistema immunitario.

Per ridurre i danni causati dagli zuccheri e dai carboidrati, è fondamentale adottare un approccio equilibrato alla dieta. Ridurre il consumo di zuccheri aggiunti, preferire i carboidrati complessi come cereali integrali, frutta e verdura, e bilanciare l’apporto calorico con l’attività fisica sono passi importanti verso la salute e il benessere a lungo termine.

In conclusione, è essenziale essere consapevoli degli effetti che lo zucchero e i carboidrati possono avere sul nostro corpo e sulla nostra salute. Educare noi stessi e gli altri su come fare scelte alimentari informate e bilanciate è il primo passo verso una vita più sana e più appagante.

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